lunedì 14 aprile 2014

32 Via dei Birrai e il naming numerico

Il brand naming numerico è una pratica molto diffusa, pensate solo all'ambito delle automobili (a Peugeot) o, ad esempio, ai profumi (il palindromo 1881 di Cerruti, un buonissimo profumo). Il numero diventa icona-nome. Un aspetto curioso di questa pratica è chiedersi se, nel caso di brand internazionali, il nome resti nella pronuncia della lingua di partenza o venga di volta in volta declinato e tradotto. Nel settore alimentare è interessante il caso di una birra che si sta via via affermando, anche per le qualità intrinseche del prodotto: 32 Via dei Birrai. Il nome e la confezione gioca apertamente col numero, che è il numero di classe di appartenenza della birra (e vi è pure nella gamma una buonissima birra leggera con soli 3,2 gradi). La strategia di questo birrificio artigianale insomma è molto vivace e molto chiara, il tutto è improntato a una semplicità minimal altrimenti sconosciuta nel settore talvolta chiassoso e arzigogolato della birra. Un naming numerico magari rischia di essere meno "saporito" di un altro nome, ma se ben gestito, come in questo caso, con una gamma di prodotti davvero variegata, diventa invece una leva semplice per la memorabilità del prodotto e del brand. E questa capacità di giocare con il naming si trova anche nell'aceto di birra, denominato Ace To 32. Mi pareva un caso degno di menzione.

2 commenti:

  1. Bel design (confezione).

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  2. Oltre alla scelta del mother brand numerico, sono curiosi anche i nomi delle singole birre che hanno sì un sapore italiano ma si divertono a strecciarne le regole.
    Linda

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