domenica 16 novembre 2014

Con l'ereader tolino non si legge solo Topolino

Sta decisamente al di fuori dalla folla dei nomi degli ebook reader questo tolino. Se pensiamo ai vari Kindle e Kobo ci rendiamo conto che almeno per noi italiani ha un suono decisamente nuovo. Recentemente ne abbiamo sentito parlare per l'accordo che Deutsche Telekom ha stretto con ibs.it (potete leggere qualcosa qui). Il "Kindle tedesco", come qualche giornalista l'ha presto ribattezzato, si inserisce in una scia di pensieri che attanaglia il vecchio continente: i grandi colossi come Google e Amazon iniziano ad avere troppo potere e anche certe iniziative europee di digitalizzazione in ambito culturale sono evidentemente una risposta alle strategie di digitalizzazione del patrimonio librario operate da Google, quasi una risposta politica alla percezione di un rischio di una nuova imminente colonizzazione dell'immaginario. Con Amazon non siamo da meno. Il gigante fondato da Jeff Bezos spaventa molti e fa discutere per più motivi (di pochi giorni fa è la pubblicazione dei dati di bilancio che ha fatto piovere vendite del titolo sullo sfondo di un outlook deludente). Il nostro ereader tolino, con l'iniziale minuscola, mi pare susciti una qualche curiosità sin dal nome, oltre che per il suo porsi come "concorrenza" salutare. Si è attestato inizialmente in un mercato germanofono e ora, con l'arrivo in Italia, è facile che al nostro orecchio (orecchio di lettori di Topolino!) ricordi davvero quel fumetto, in un modo quasi appiccicoso. Resta fortemente caratterizzante il finale in -ino, che in italiano rimanda sempre al diminutivo, a cose piccole quindi (aspetto positivo per un dispositivo portatile, ma da tenere monitorato in ottica di percezione del brand tolino).

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