sabato 27 giugno 2015

Ancora su naming e pronuncia: il caso di Huawei

Lo noto anche dalle statistiche di accesso a questo blog: spesso è la pronuncia che muove verso un nome e incuriosisce. Se un nome non è "spiegato" nella sua pronuncia da uno spot diffuso massicciamente, se non si è così bravi a imporre a livello mondiale la pronuncia alla tedesca come AEG, se come spesso accade un nome nasce nel digitale e lì galleggia senza che sia data una pronucia "esatta" all'utente, è normale che sorga qualche dubbio sulla pronuncia. Come si pronuncia Saucony, ad esempio? Come si pronucia Vimeo? E come si pronuncia quel nuovo marchio affacciatosi nel mercato degli smartphone? Quale? Huawei. Alla fine del post rimando a un video dedicato proprio a questi dubbi. Resta una domanda di fondo alla quale non so dare risposta univoca: è sempre meglio un nome che nasce con una pronuncia indubitabile, built-in, come poteva essere ad esempio Bic, oppure questi nomi che nascono con pronunce misteriose alla fine "fanno gioco" e creano una sorta di alone di interesse attorno al brand?

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