martedì 27 settembre 2016

Origine del nome Vevo

Non credo che "vevo" abbia bisogno di presentazioni. Si tratta di una delle piattaforme di intrattenimento video e musicale tra le più note, ora controllata da ben cinque colossi (a Sony Music Entertainment, Universal Music Group e Abu Dhabi Media Company si sono aggiunti anche Google e Warner Music Group). Recentemente il logo è stato reso più spigoloso a seguito di restyling e si è giocato con le simmetrie tra le lettere e con cerchi e triangoli rovesciati, da sempre alla base della grafica. Parliamo di un'azienda nata nel 2009 e diventata presto brand globale. Pensando al nome balza all'occhio la brevità, visto che lanciare un brand planetario di sole quattro lettere sta diventando un'impresa proibitiva. Naturalmente, va da sé, che chi lancia questi brand pensa anche a un dominio corto .com, per il quale sarà disposto a sborsare, se già registrato da altri. Il nome "vevo" (pronunciato con la "i") presenta delle caratteristiche interessanti a livello iconico grazie alla ripetizione della lettera "v" (simbolo anche di vittoria) e nel caso italiano arriva persino a toccare delle interessanti evocazioni "vitali". Ma che cosa significa il nome "vevo"? Nella ricerca che ho fatto, pare che la ricerca di naming sia stata affidata a un'agenzia di branding che ha proposto una short list di una decina di nomi. Pare sia piaciuto subito "vevo" anche per la possibilità di poter significare una cosa semplice e coerente con la mission. Che cosa? Video evolution.

martedì 20 settembre 2016

Scegliere il titolo di un romanzo

Il romanzo rappresenta il prodotto più smerciabile in ambito editoriale, assieme a certa saggistica. Si sa che il titolo è in fondo il naming del prodotto-romanzo e pertanto va scelto con cura, in un lavoro che vede coinvolti autore, editore, editor ed eventualmente altre persone che si possono incontrare nella filiera. Anche quando si traduce un romanzo si compie una scelta di naming, perché non è detto che sia scontato ricadere sempre nella stessa scelta consolidata dalla tradizione oppure in un calco del titolo originale. Recentemente ad esempio si è discusso del caso di Thomas Mann, la cui "montagna incantata" è diventata La montagna magica. Altre volte, un titolo celeberrimo come il Chiedi alla polvere di John Fante sembra riverberarsi nel recente Chiedi alla luce di Tullio Avoledo. Passando al recinto dei romanzi italiani e all'industria a questo legata, sarebbe molto interessante procedere a un'analisi statistica della struttura dei titoli dei romanzi all'interno di un dato universo di editori. Se di primo acchito verrebbe da dire che non esistono regole, dall'altro questa analisi potrebbe mostrare certe tendenze più o meno consce nei processi di titolazione. Ad esempio, a me piacerebbe verificare la percentuale di occorrenze della struttura 

ARTICOLO
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SOSTANTIVO
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PREPOSIZIONE (SEMPLICE O ARTICOLATA)
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ALTRO SOSTANTIVO. 

Mi pare sia molto gettonata, ma potrei sbagliarmi. Resta che titolare è il peculiare naming di questa industria e come tale possiamo avvicinarlo.

sabato 3 settembre 2016

A Tesla suggeriscono di togliere "Motors" dal company name: la brevità che allarga la percezione

Il nome Tesla è diventato via via sinonimo di azienda che s'affaccia sul mercato della sostenibilità energetica non solo attraverso le auto elettriche a elevate prestazioni. Recentemente, dopo l'acquisizione dell'azienda SolarCity da parte di Tesla Motors Inc., si è parlato dell'opportunità di abbandonare la dicitura "Motors" nel company name principale. Se così fosse, l'azienda giungerebbe a chiamarsi verosimilmente e semplicemente Tesla, dal cognome del noto inventore di origini croate ma naturalizzato statunitense Niklas Tesla. Se ne legge anche in questo articolo. In questo caso parliamo di company name, ovvero quello che perlopiù leggiamo nelle cronache finanziarie (per molti Tesla è già Tesla e basta), ma è evidente come un nome composto possa trovare giovamento da una abbreviazione o elisione di un elemento. Quando una denominazione delimita troppo la percezione può diventare stretta a una azienda che afferma di avere diverse direttive di sviluppo, non solo nel settore automobilistico. Si tratta di una vecchia regola generale del naming da non perdere di vista.