lunedì 29 maggio 2017

Wi-Bike di Piaggio: quale nome per un progetto così innovativo?

Interessante caso di innovazione di prodotto è Wi-Bike di Piaggio, bici a pedalata assistita perfettamente controllabile in ottica antifurto e dotata delle più aggiornate modalità di connessione "smart" oggi sul mercato. Chi non l'ha ancora vista può fare la conoscenza di tutte le sue caratteristiche a partire da questa pagina web. I contenuti di innovazione e di discussione per i nuovi appassionati sono davvero molti e notevoli, tanto che si legge addirittura di Wi-Bike come nuovo stile di vita e non di semplice bici a pedalata assistita. Il mercato della cosiddetta "urban mobility" è appunto in movimento, prova ne sia anche l'entrata di referenze come monopattini e hoverboard nellle grandi catene di negozi di elettronica (in questi casi è più l'effetto gadget del momento che fa la differenza, ma nella sostanza la realtà è che a Parigi il monopattino è già una realtà di mobilità da anni). Come sempre, quello che ci interessa qui è principalmente il naming, ma la premessa sui molti contenuti innovativi di Wi-Bike era d'obbligo, perché un nome dovrebbe sempre cercare di sforzarsi di comunicare questi contenuti o quantomeno alludere a questi. Il nome Wi-Bike ha diverse caratteristiche che balzano all'occhio: contiene la parola "Bike" al suo interno (come iPhone), parola che però rimanda sia al mondo della bici che a quello della motorizzazione. Inizia con la particella "Wi" che richiama sicuramente alla mobilità del Wi-Fi, il mondo ludico della Wii, ma anche il "We", "noi", rinviando al senso di una sorta di "community" che potrebbe crearsi attorno al nuovo prodotto. Insomma, è pienamente un naming del ventunesimo secolo. Fino a vent'anni fa difficilmente si sarebbe approcciato così un tale prodotto dal punto di vista del naming. Il Ciao era un prodotto Piaggio assai innovativo e si chiamava appunto Ciao. Per un prodotto con tale contenuto innovativo si avrebbe probabilmente preferito una denominazione slegata dalla categoria merceologica. Ma i tempi cambiano e progettare un nome del genere ai tempi del web significa già risparmiare un click, una scrollata o qualche secondo per capire di quale tipologia di prodotto stiamo parlando. Del resto non è un mistero che Internet abbia riportato alla ribalta le tematiche di marketing di prodotto puro, dove si gioca la partita dei contenuti e delle prestazioni. Questo però non significa che si debba sempre rinunciare a un pizzico di fantasia nei nomi.

mercoledì 24 maggio 2017

La rivista di calcio 11 (Undici)

Il naming numerico è sempre stato impiegato. Pensiamo alle auto, oppure a un profumo (palindromo) come 1881. I numeri poi sono spesso giocati in nomi composti alfanumerici. Tra i vari esempi che si possono trovare - e questo in fin dei conti è un blog di esempi, spunti - citiamo la rivista calcistica 11 - Undici. Come vedete nella copertina accanto, il logo è formato dalle due cifre "1" accostate in modo da creare un dato gioco grafico. Quello che però incuriosisce è l'esser dovuti ricorrere alla ridondanza della parola "Undici" posta sotto il logo principale, quasi a disambiguare o comunque a rassicurare su quanto si deve leggere nel logo. Da un punto di vista complessivo colpisce il taglio individuale che spesso si dà al trattamento della notizia calcistica e il nome "di squadra" rappresentato da 11 - Undici, il quale rimanda al collettivo degli undici giocatori messi in campo. Le copertine che ho visto sinora sono tutte giocate su un forte taglio individuale dell'immagine e credo che raramente troveremo in copertina il ritratto completo di una squadra di undici. Il risultato d'insieme appare sicuramente molto forte dal punto di vista iconico (nome, logo, immagine del singolo calciatore giocata in primo piano in copertina) ma leggermente dissonante dal punto di vista "olistico".

lunedì 15 maggio 2017

POP arriva nel canale 45 del digitale terrestre. Nuovi nomi e numeri per i canali

In Italia, a inizio maggio, è debuttato nel canale 45 del digitale terrestre POP, nuova proposta per bambini focalizzata sulla fascia d'eta che va dai 6 ai 9 anni. Dopo il lancio in altri paesi europei, il canale "Free-To-Air" di Sony Pictures Network Television arriva quindi anche qui e si distingue per un nome semplice, breve, palindromo. Oltre all'offerta del palinsesto, per lanciare un nuovo canale del digitale terrestre, due ingredienti sembrano oggi fondamentali: il numero e il nome. Si osserva una certa vivacità di naming nei canali dedicati ai più piccoli, mentre il numero sembra ancora giocare una parte fondamentale nel naming dei canali per il pubblico adulto e su questo possiamo rimandare anche al recente caso di "Nove" sul canale 9, dove è curioso il ricorso al nome scritto, preferito al numero cardinale. Il ricorso al numero può avere senso per un canale che occupa la posizione numero 9 (una cifra soltanto), meno forse per uno che occupa una posizione più alta. Ad ogni modo per la costruzione di un vero posizionamento credo sia più indicata la strada di un naming verbale e non numerico. Se un canale interessa davvero si può cercare a prescindere dal numero. I naming numerici sono stati inaugurati da Rete 4 e Canale 5 e rafforzati da La7, in altre epoche del consumo di immagini televisive, e non mi sembrano più necessari o efficaci.

martedì 2 maggio 2017

I cinque consigli contraddittori sul naming di Valentina Durante (e un rinvio al sito di Annamaria Testa)

Tra i molti articoli sintetici e divisi per punti che si possono reperire scandagliando la rete, ho trovato molto interessante (e diverso dai soliti) un recentissimo contributo di Valentina Durante reperibile qui, nel blog del sito "Valentina Durante - Copy & Story". Il post, tra l'altro ricco di quegli esempi sempre richiesti e fondamentali quando si parla di naming, è costruito su una lucida contrapposizione tra due copywriter distanziati da secoli, David Ogilvy da un lato e Alessandro Manzoni dall'altro. In chiusura d'articolo Valentina Durante giustamente rimanda ad altre risorse fondamentali per il naming, vale a dire gli scritti di Annamaria Testa che si possono leggere a partire da questo link. Per chi si interessa di nomi e naming, l'invito è dunque quello di cliccare su entrambi i link menzionati sopra.