venerdì 14 dicembre 2018

Yoyo, il tubo di Fitt per l'irrigazione che si allunga e si accorcia da solo

Fitt è un'azienda di Sandrigo (Vicenza) di primaria importanza nelle soluzioni di trasporto dei liquidi. Qualcuno potrebbe ridurre tutto ai minimi termini e parlare di tubi e in effetti l'azienda anche di questi si occupa, tuttavia vorrei far notare ancora una volta come sia corretto enucleare la cosiddetta mission di un'azienda in base ai bisogni pressoché immutabili del mercato e non in base a una soluzione tecnica (o di design) particolare. Detto diversamente, in questo caso specifico, il bisogno di trasportare liquidi esiste da sempre e si presume che sempre esisterà, le soluzioni che invece si possono trovare per trasportare i liquidi possono variare nel corso dei decenni o dei secoli. E anche se è difficile immaginare qualcosa che non rimandi sempre e comunque a un'idea di "tubo", è giusto che nella mission la parola "tubo" non compaia. E proprio a questo riguardo torna utile l'esempio di Yoyo, innovativo prodotto di Fitt sviluppato per l'utenza residenziale e il giardinaggio. L'azienda vicentina è chiaramente attiva nel mercato B2B, cioè vende ad altre aziende che utilizzano le sue soluzioni, ma è anche attiva nel mercato che coinvolge il consumatore finale che può acquistare i prodotti Fitt in una qualsiasi ferramenta o su Amazon (i negozi di ferramenta, senza innescare disquisizioni su Amazon, restano posti bellissimi). Per il tubo flessibile Yoyo l'azienda ha studiato un product naming e quindi un brand dedicato "by Fitt". Il nome evoca simpatia, facilità d'utilizzo, rapidità. È breve e universalmente riconoscibile. Inoltre si riverisce alla riavvolgibilità dello yoyo, ripresa graficamente anche nel logo. Credo si sia pensato all'effetto ottico degli yoyo quando è stato scelto questo naming. La promessa di questo tubo, la sua USP (Unique Selling Proposition), è infatti "Si allunga e si accorcia da solo". Di seguito un video per chi è curioso di vederlo all'opera.


lunedì 3 dicembre 2018

Qapla', il nome del "miglior amico delle tue spedizioni" dalla lingua klingon di "Star Trek"

Con lo sviluppo della vendita online a molteplici livelli (pensiamo anche ai seller di Amazon), è sotto gli occhi di tutti lo sviluppo e il necessario potenziamento del comparto di logistica e spedizioni, vero e proprio cuore (e terminale) di un flusso di lavoro talvolta complicato e non privo di grattacapi. Saper gestire le spedizioni in modo oculato significa moltissimo: tempi, soddisfazione del cliente, controllo della gestione, minor impatti sui resi, marginalità. Insomma, non occorre dilungarsi molto per comprendere che, con lo sviluppo delle vendite su Internet, il tema spedizioni è diventato un tema essenziale, se non il tema vero e proprio (pensiamo ai droni di Amazon, tanto per fare un esempio che all'inizio pareva una provocazione). In tale scenario merita menzione Qapla', scritto con apostrofo-accento, in modo assai "informatico" (apostrofo che diventa farfallina nel logo). Cosa fa Qapla'? Dal sito, ecco la risposta: "Qapla' è un sistema integrato che permette di gestire le spedizioni dalla stampa dell'etichetta, fino alla notifica di consegna. Il monitoraggio continuo da al Customer Care il controllo su tutti i corrieri utilizzati. Le comunicazioni sulle consegne sono così sempre puntuali e precise." Il tutto è nato quattro anni fa dall’esigenza di alcuni eCommerce che volevano automatizzare il processo di notifica e di monitoraggio delle spedizioni. Poco importa poi se si voglia integrare Qapla' con Amazon, Magento, PrestaShop, Smarty, Shopify, ebay, woocommerce o con altre diffuse soluzioni per l'ecommerce. Supporta e tiene a sistema più di 80 corrieri. Il progetto è talmente interessante che viene facile divagare, ma dobbiamo tornare al nostro naming. Ecco, innanzitutto a me sembra che Qapla' sia un naming notevolmente originale, che trasmette prontezza, efficienza, rapidità, tutti valori in sintonia con il servizio offerto. Sembra una fusione degli avverbi "qua" e "là", indicanti i punti di partenza e arrivo di una spedizione. Ma la parola-nome da dove viene? Si tratta di un lessema di lingua klingon, la lingua inventata della serie "Star Trek", che prevede il termine "qapla'" per significare "successo". Anche qui, anzi, anche qua, nomen omen.