mercoledì 25 ottobre 2017

I giocattoli Arcofalc e un vecchio spot con la traduzione simultanea del naming

Quando si dice un flash. Mi è venuta in mente la Arcofalc, un'azienda di giocattoli molto in voga quand'ero bambino. Ho cercato degli spot pubblicitari della Arcofalc (che forse ora non esiste più, almeno così sembra da una rapida ricerca in rete). Mi sono imbattuto su questo del calcetto. Io scrivo "calcetto", ma guardate lo spot e sentite come il narratore scandisce il naming "Football Arcofalc", ricordando che si tratta di quello che comunemente un tempo si chiamava "calcetto" (e che oggi forse si ritorna a chiamare calcetto, o calcio balilla o biliardino). Fa sicuramente impressione questa accuratezza nella traduzione del naming, un naming assai generico fra l'altro. Certo, fa impressione molto altro, compreso il personaggio adulto che apre lo spot (dopo aver appoggiato la pipa!). Ad ogni modo ho trovato curiosa e interessante questa rara accuratezza di traduzione del naming del prodotto. Oggi in tivù non si traducono nemmeno espressioni più rare provenienti dall'inglese e viene da chiedersi cosa pensino certe persone anziane che l'inglese proprio non lo masticano e che tuttavia restano tra i principali fruitori del mezzo televisivo. La massa di ciò che si dà per scontato cresce di anno in anno a dismisura.



lunedì 16 ottobre 2017

Il naming di Kia Stonic

The name 'Stonic' combines 'Speedy' and 'Tonic,' which refers to the first and last note in the musical scale," si legge in rete su "Autoblog". "Thus, 'Stonic' suggests that the vehicle is agile and offers something new and fresh in the compact SUV segment". Insomma un naming che suggerisce agilità e freschezza nel segmento dove va a collocarsi. Di certo ricorda anche "stone", cioè qualcosa di inerte. E il finale in -nic di certo qualche rinvio a Scenic di Renault sembra offrirlo, non fosse altro per lo stesso numero di lettere del nome e la lettera iniziale. (D'accordo, Scenic e Stonic non sono auto in concorrenza.) Sempre "Autoblog" ricorda la vicinanza con Chevrolet Sonic. Naming eccentrico e stravagante, dunque, come capita spesso con le auto coreane le quali, sempre più, si fanno largo anche in Europa.

lunedì 2 ottobre 2017

Kinder Cards come interessante caso di ibridazione nel naming

Curioso come la generazione dei nativi digitali riscopra la carta... nelle carte. Siano queste carte dei Pokemon, Yu-Gi-Oh o Vanguard, non è difficile trovarli all'entrata delle scuole mentre maneggiano questi mazzi. E viene da pensare che sia questo il trend focalizzato da Kinder nel nominare un nuovo prodotto, il "foglio" di biscotto, sempre a base di latte e cioccolato, che assomiglia da vicino a una carta da collezione: Kinder Cards. Il naming è interessante per almeno un paio di ragioni: da un lato richiama il più volte ricordato mondo dei nomi alimentari che si rifanno al design del prodotto e dall'altro ibrida due universi, quello ludico del divertimento con quello alimentare. Da un punto di vista fonetico fa sicuramente gioco il finale dentale in -ds e anche la lettera "r" centrale consente associazioni positive con la sfera del gusto e della croccantezza. Da un punto di vista di struttura nominale, a livello fonetico, Kinder Cards si presenta con un nome doppiamente occlusivo velare sordo (Ki- Ca-).