venerdì 24 gennaio 2020

Triporous™, la nuova fibra di Sony realizzata con la lolla di riso

Non solo Walkman. L'azienda giapponese Sony ha presentato la propria ultima innovazione. Si chiama Triporous™ ed è un materiale di carbonio poroso realizzato con lolla di riso. Secondo quanto apprendiamo dai materiali informativi, grazie alla sua microstruttura brevettata con tre diverse dimensioni dei pori, Triporous™ offre potenziali applicazioni in un'ampia gamma di settori, dalla purificazione dell'acqua e dell'aria, al settore tessile. Il nome è evidentemente ispirato alla struttura e alla chimica del materiale. 
Denominare un nuovo materiale è una sfida interessante e cadiamo nell'alveo del naming B2B, quindi del naming di un prodotto che un'azienda venderà a un'altra azienda. Ci sono delle specificità per il naming B2B? Credo che quanto la teoria del naming ha prodotto per l'universo B2C valga anche per operazioni di naming B2B. Tuttavia è altrettanto vero che le dinamiche attraverso cui un prodotto si può imporre nel mercato B2B sono assai diverse di quelle del mercato B2C e per questo anche il naming può concedersi qualche licenza. Il caso di Triporous™ ci riporta dritti a Lycra, tipico esempio di materiale denominato in ottica B2B e poi divenuto popolare anche presso i consumatori finali. 
Informazioni a questo link e di seguito un paio di video.




martedì 14 gennaio 2020

Dare il nome a una app. Il caso di Strava

Abbiamo già parlato dei casi, sempre più frequenti in cui il serve il nome per denominare una app. Dato l'alto tasso di natalità di app, è normale che il naming sia spesso chiamato in causa e protagonista. Un buon nome per una app, come del resto un buon nome per qualsiasi tipo di prodotto o servizio, può fare la differenza in termini di percezione o fortuna. E come sempre il naming da solo non basta, ma è un tassello importante della costruzione dell'identità. 
Oggi cito il caso di Strava, app progettata da atleti per atleti. App mobile e relativo sito web di Strava mettono in contatto corridori e ciclisti attraverso gli sport che amano. Per avere un'idea più completa delle caratteristiche è sufficiente andare qui. L'origine è scandinava, come quella di brand affini, quali Suunto o Polar. Ma il nome? Come è possibile leggere estesamente qui, "Motivation, after all, is at the core of Strava. The name itself means to strive in Swedish. Strava representative Nichole Teixeira explained, “The company’s co-founder and President Michael Horvath is Swedish (born in the States but lived in Sweden as a child). When he and his co-founder Mark Gainey were looking for a name for the company, they picked out a Swedish word describing what they wanted the company to be about. The word Strava spoke to exactly what they wanted to create; a company that helps you strive and helps you achieve something you didn’t think was possible.”