venerdì 22 marzo 2019

La macchina Nespresso Zenius: la Z per la N?

Se c'è un mercato in gran fermento è quello del caffè in capsule. I produttori di caffè in cialde sono stati abbastanza accorti sin da subito all'aspetto ambientale. Del resto si ponevano in concorrenza con un'abitudine tutto sommato ecologica, quella del caffè in moka (talvolta, dalle mie parti, si recuperava anche la polvere usata, come fertilizzante sulle aiuole di fiori). Insomma, in un contesto di aziende diventate tutte ambientaliste dall'oggi al domani, non senza destare qualche più che lecito dubbio, quello del caffè in cialde è un mercato che si è posto abbastanza presto il problema della compostabilità. Tutta questa introduzione introdurre perché? In fondo siamo in un blog di naming. Ogni tanto è interessante divagare, anche ora, per arrivare infine a dire una cosa sola, cioè che la macchina per caffè espresso di Nespresso denominata "Zenius" si chiamerà così probabilmente anche per l'alto valore iconico della lettera "Z", che è una "N" ruotata di 90 gradi. La lettera "N", come sappiamo, è la base dell'identità visiva di Nespresso. Penso sia quello il motivo di nome che ovviamente rimanda a "Genius". Chiaramente ci aspettiamo prodotti sempre più geniali anche per il problema ambientale, ma ad osservare qualsiasi carrello della spesa viene da chiedersi se davvero possiamo immaginarci ancora un futuro.

martedì 12 marzo 2019

Origine del nome Arc'teryx

Arc'teryx è un'azienda di origine canadese di abbigliamento per il cosiddetto outdoor, la montagna e gli sport. La fondazione risale al 1989. Il nome è curioso, diverso da quelli che si trovano solitamente nel mondo sportivo e si fa notare anche per l'apostrofo tra la lettera "c" e la lettera "t", oltre che l'inedito logo. Nella pagina Wikipedia si legge che il nome dell'originaria linea di abbigliamento da arrampicata era Rock Solid, poi mutato appunto in Arc'teryx, con aperto riferimento a Archaeopteryx, uno dei primi uccelli conosciuti dagli studi umani. Lo scheletro dell'uccello, così come appare nel "Berlin specimen", esemplare più completo ai noi pervenuto, è alla base del logo disegnato da Michael Hofler. Come più volte ricordato quando si è discusso di fonosimbolismo e nomi di marca, il finale dei nomi in X conferisce spesso una patina particolarmente tecnica alla brand identity.