domenica 22 marzo 2015

Cose da evitare in caso di naming di azienda o prodotto

Rimango anche oggi in orbita di esemplificazioni. Alla fine servono sempre. Sempre tra le domande più ricorrenti, oltre a quella di elencare sonori e simpatici errori di naming, c'è quella che chiede: che cosa evitare in caso di naming? Oggi mi soffermo su un paio di aspetti, ovvero che 1) è bene evitare un nome che sia troppo aderente alla categoria merceologica di riferimento/partenza oppure 2) troppo aderente a una tecnologia produttiva. Nel primo caso porto un esempio (di successo), mentre nel secondo caso mi inventerò una situazione. Dico un nome, Amazon, e tutti subito capiscono la lungimiranza di non prevedere la parola "book" (o qualche suo rimando) all'interno del nome. Eppure per un bel pezzo Amazon ha venduto soltanto libri, ma un naming del genere già aspirava ad essere altro. Si potrebbe parlare anche di naming "aspirazionale". Se Amazon non avesse optato per un naming del genere presto sarebbe stato necessario un renaming, per passare a vendere tutto quello che il sito propone. Per questo è bene non attaccarsi mai troppo a una categoria merceologica definita. Così come è bene non attaccarsi troppo a una tecnologia di produzione. Ipotizziamo il caso di un'azienda che produce pali in cemento perché ha dentro di sé una tecnologia che le consente di essere competitiva con questo tipo di prodotti. L'azienda magari cresce, acquisisce una fitta rete commerciale, poi però, per i motivi più disparati (i pali in cemento non li vuole più nessuno, si passa al ferro o si ritorna al legno, oppure semplicemente si usano tutti questi materiali) l'azienda si trova nella situazione di convertirsi a una nuova offerta, costretta ad ampliare la gamma, facendo tesoro della rete commerciale acquisita negli anni. Ecco, in tale caso, non sarebbe stata una scelta saggia un naming troppo legato all'orbita del cemento. Le tecnologie e i materiali passano col tempo, certi bisogni o certe relazioni commerciali invece possono durare più dei materiali e delle tecnologie. In termini di marketing tutto questo ricade nella casistica dei naming con posizionamento restrittivo, e l'esempio principe per anni è stato il detersivo Perlana che tuttavia, grazie alla comunicazione, è riuscito a correggere il tiro di un naming restrittivo (non solo lana ma lana e delicati in genere).

Nessun commento:

Posta un commento