Un naming azzeccato ed efficace può rivelarsi utile anche
per aziende che vendono ad altre aziende (B2B) e non solo per aziende che vendono
ai cosiddetti consumatori finali (B2C). Ovviamente le operazioni di naming
balzano solitamente all’occhio nel B2C, laddove hanno solitamente maggior
respiro e importanza strategica. Tuttavia, niente e nessuno ci vieta di
affermare che anche le aziende che vendono i propri prodotti e servizi
ad altre aziende possono e dovrebbero perseguire una certa attenzione alle loro
strategie di naming e nomenclature di linea o gamma. In fin dei conti, non è
sbagliato declinare il branding in ottica B2B e se un nome favorisce la
creazione di un marchio, la sua memorabilità e la buona reputazione in ambito
B2B, tutto ciò può favorirne il successo e - chi può dirlo - forse anche operazioni e allargamenti/stretching al B2C.
Pensiamo ad esempio al mondo degli asciugamani elettrici che si trovano negli ambienti come spogliatoi o in Autogrill. L'azienda Fumagalli Componenti con il suo noto asciugamani denominato Magnum si è subito "impossessata" di un posizionamento che fa della potenza e dell'efficacia dei propri asciugamani/asciugacapelli il punto distintivo (la promessa del naming è supportata da un getto d'aria potente).Non so se possa rientrare nei piani dell'azienda, ma forse ormai "Magnum" è un brand a tutto tondo anche presso un ipotetico consumatore finale e chissà se funzionerebbe un phon ad uso domestico con quel brand. A prescindere da queste divagazioni, resta il fatto che comunque intanto Magnum "si è fatto il nome" in ambiente B2B.
In ufficio da me hanno finalmente installato questi asciugamani elettrici http://www.mediclinics.it/tipi-prodotti/asciugamani-elettrici-nuova-generazione non solo sono veloci ad asciugare le mani, ma sono molto più igienici
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