Il romanzo rappresenta il prodotto più smerciabile in ambito editoriale, assieme a certa saggistica. Si sa che il titolo è in fondo il naming del prodotto-romanzo e pertanto va scelto con cura, in un lavoro che vede coinvolti autore, editore, editor ed eventualmente altre persone che si possono incontrare nella filiera. Anche quando si traduce un romanzo si compie una scelta di naming, perché non è detto che sia scontato ricadere sempre nella stessa scelta consolidata dalla tradizione oppure in un calco del titolo originale. Recentemente ad esempio si è discusso del caso di Thomas Mann, la cui "montagna incantata" è diventata La montagna magica. Altre volte, un titolo celeberrimo come il Chiedi alla polvere di John Fante sembra riverberarsi nel recente Chiedi alla luce di Tullio Avoledo. Passando al recinto dei romanzi italiani e all'industria a questo legata, sarebbe molto interessante procedere a un'analisi statistica della struttura dei titoli dei romanzi all'interno di un dato universo di editori. Se di primo acchito verrebbe da dire che non esistono regole, dall'altro questa analisi potrebbe mostrare certe tendenze più o meno consce nei processi di titolazione. Ad esempio, a me piacerebbe verificare la percentuale di occorrenze della struttura
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ALTRO SOSTANTIVO.
Mi pare sia molto gettonata, ma potrei sbagliarmi. Resta che titolare è il peculiare naming di questa industria e come tale possiamo avvicinarlo.
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