giovedì 7 febbraio 2019

Quando il nome si presta nel logo a illustrare l'immaginario di marca

Forse vi sarà capitato di prestare attenzione ai cursori di chiusura delle cerniere delle vostre giacche. Spesso riportano la scritta YKK. Su Wikipedia leggiamo che "YKK è un'azienda giapponese tra i maggiori produttori mondiali di accessori da chiusura (cerniere lampo e fibbie in primis)." Inoltre, prosegue Wikipedia ponendo fine alla curiosità degli appassionati di nomi, "YKK è l'acronimo di Yoshida Kogyo Kabushikigaisha ("Yoshida industriale Società per Azioni", in lingua giapponese), l'originario nome della società modificato in YKK Corporation nel 1994. Il marchio YKK si trova impresso su entrambi i lati del cursore delle cerniere prodotte dall'azienda." Si tratta di un marchio molto diffuso eppure sfuggente, vuoi perché, come recita il payoff, parliamo di "Little Parts. Big Difference", vuoi perché è un'azienda che spesso vende il proprio prodotto a altre aziende, prima ancora che a un fantomatico "consumatore finale". La cosa curiosa, dal punto di vista del naming e del renaming del 1994, è che la combinazione delle lettere Y e soprattutto delle due K conferisce al logo un aspetto simile a quello di una porzione di cerniera.

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