martedì 2 luglio 2019

Kidult, il brand di Mabina che ricorda una fusione di parole

Nel settore della gioielleria capita che una linea di prodotti abbia un successo che potremmo definire "virale", rapido e vasto. Pensiamo al passato e al caso di Nomination oppure al caso più recente di Pandora, azienda e brand danese che ha avuto davvero una grande penetrazione di mercato, soprattutto con i propri bracciali. Insomma, in un panorama di nomi inteso in senso allargato che davvero fatica a regalare grandi sorprese - anzi, diciamolo una volta per tutte, il naming sta battendo davvero la fiacca in certi settori un tempo in grado di riservare belle e frequenti sorprese - questo settore merceologico riserva tuttora dei casi interessanti da analizzare, sia dal punto di vista del design, sia dal punto di vista delle strategie commerciali, sia dal punto di vista della costruzione di brand e quindi anche dal punto di vista del nostro naming. Stavo pensando ad esempio alla linea Kidult di Mabina, che chiaramente rimanda alla fusione di due parole di segno opposto, "Kid" e "Adult". Se pensiamo all'attualità di espressioni come "Young adult" (in ambito editoriale), ci accorgiamo anche dell'attualità e della curiosa attitudine di questa denominazione per la la linea "fashion brand" di Mabina. Il risultato è un bel nome, anche dal punto di vista fonetico, difficilmente attaccabile da spelling errati.

3 commenti:

  1. Buongiorno Alberto,
    trovo Kidult una buona scelta di naming a livello generale, lo trovo però troppo "forte" se abbinato a questa tipologia di prodotti.
    Tra le altre cose, curiosando in rete, il termine kidult viene associato in alcuni casi a comportamenti infantili da parte di adulti...

    RispondiElimina
  2. Buongiorno, e grazie molte per questa riflessione. Alberto

    RispondiElimina