Le Olimpiadi estive di Londra 2012 sono alle porte. Avete mai riflettuto sull'importanza del cronometraggio di un'edizione dei giochi, su quali risorse muove e quali esigenze imponga? Qui trovate qualche spunto interessante. Da anni Omega è il nome del tempo olimpico e lega indissolubilmente il proprio brand name e simbolo (l'omonima lettera dell'alfabeto greco) ai record e alle prestazioni dei campioni che si confrontano secondo lo spirito del noto barone De Coubertin. Omega è naturalmente un brand importantissimo, capitalizzato in un segno linguistico e in una lontana scelta di naming, Omega per l'appunto, che ha avuto e ha ragione... del tempo.
La pronuncia è uniforme in quasi tutto il mondo. La presenza della parola suffisso -mega è sicuramente ricca di evocazioni positive. L'emblema costituito della lettera dell'alfabeto e il significato simbolico del nome "Omega" sembrano oggi predestinare l'azienda ad essere il brand di riferimento delle misurazioni dei tempi finali degli atleti alle Olimpiadi. Tutto concorre a dar vita ad una heritage che vuole il brand come "First watch on the moon", indossato a James Bond, e protagonista indiscusso dei più grandi eventi mediatico-sportivi del pianeta. Non è certo il nome in sé che ha concesso questa crescita dell'azienda, però di sicuro un nome così "calibrato" ha aiutato molto, sta aiutando molto, ed è libero di muoversi assieme all'azienda e alla sua crescita... nel tempo. Pensateci, quando liquidate in pochi istanti (il tempo di un record del mondo di Bolt?) la scelta di un nome.
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