lunedì 24 novembre 2014
Il nome Cactus per la nuova Citroën C4
Sicuramente il design è di rottura, come nell'indole storica del brand Citroën. Ma non è il design che ci interessa, anche se sicuramente il rapporto che si crea tra design e naming è qualcosa di interessante da monitorare (ad esempio, non di rado un naming rinunciatario depotenzia un design innovativo). Per questa nuova auto c'è un nome nel nome, ovvero gli Airbump, la tecnologia dei nuovi alveoli-paraurti morbidi immediatamente visibili sulla carrozzeria e fortemente caratterizzanti. L'estetica del Pluriball ha fatto il suo ingresso nel mondo dell'auto tanto che questa è stata definita "first bubble-wrapped car". Il progetto si inserisce nella sedimentata gamma C4 con il nome di "Cactus". Perché Cactus? Probabilmente, così come le spine dei cactus e delle piante grasse in genere servono a proteggere, anche l'innovazione degli Airbump serve a proteggere e questo si è voluto comunicare con il nome Cactus. Sicuramente si è previlegiato l'aspetto protettivo delle spine dei Cactus, non quello "offensivo" (pungono anche, in fin dei conti), anche perché quelle cellule morbide, alla vista, appaiono da subito inoffensive. Penso sia comunque un segnale che evidenzia ancora una comunicazione incentrata sulla sicurezza di chi sta nell'abitacolo. Verrà probabilmente il momento di una macchina "altruista", che concentrerà la propria attenzione comunicativa (e magari il proprio nome) sulla protezione di chi sta fuori dall'abitacolo, a passeggiare o a correre, in bici, in scooter o in un'altra auto. Potrebbe essere un'interessante strategia comunicativa nell'affollatissimo mondo delle promesse pubblicitarie lanciate dalle nuove auto.
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