sabato 12 marzo 2016

Dopo Mondazzoli c'è Stampubblica

Le notizie sono anche una questione di naming. L'ho scritto più volte e lo ribadisco. Sono una merce fra le altre, una merce che viene spesso impacchettata e venduta con lo stesso nome da più aziende giornalistiche. Una peculiarità del naming di notizie è nella mancanza di una sorta di gara tra varie aziende giornalistiche a dare un nome "proprietario" a una data notizia. "Mucca pazza" era infatti "mucca pazza" più o meno per tutti e nessun giornale si distingueva per un naming originale e "proprietario" (per tutti c'era la variante scientifica "BSE"). Questo aspetto probabilmente si interseca con la dimensione pubblica della notizia. Ad ogni modo, venendo ai fatti di questi giorni, c'era da aspettarselo che dopo Mondazzoli arrivasse Stampubblica. Diciamolo, Mondazzoli era più efficace. Stampubblica sa un po' di forzatura creata per l'analogia di situazione che si è creata (non altrettanto analogo sembra stato lo strascico di polemiche). A lato vedete il titolo di un articolo apparso su "Il Fatto Quotidiano", qui. Si tratta di un titolo interessante, prevede ben due naming: oltre a "Stampubblica" c'è pure "l'operazione TO-RO", dalle sigle delle due città, che sa un po' di car naming, come quell'Alfa Mito che nel nome rendeva omaggio all'asse Milano-Torino.

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