lunedì 9 aprile 2018
Il nome per un profumo: uno sguardo alla primavera/estate 2018
Lo sappiamo: quello dei profumi è il settore merceologico dove il naming è una delle chiavi di marketing più rilevanti (assieme al packaging, ovviamente). Poi è chiaro che le essenze e la fragranza faranno il resto. Ma nell'ambito dei profumi l'attenzione per i nomi è ancora a livelli massimi e analizzare quello che qui succede è sempre divertente. Diciamo anche che per chi si occupa di naming dare il nome a un profumo è forse il non plus ultra della realizzazione professionale. In questo articolo online della rivista "Grazia" si scopre qualcosa di più circa le novità previste per la stagione primavera/estate 2018. Se "Amo" di Ferragamo colpisce per brevità, rima e pregnanza, anche "Dolce" di Dolce e Gabbana si rifà a un'estrema sintesi. Colpisce per brevità anche "Sì" di Giorgio Armani, ma in assoluto il nome che incuriosisce di più, non tanto per il normale e diffuso ricorso alla lingua francese, bensì per essere un naming-frase di senso compiuto è "Le Jour Se Léve" di Louis Vuitton. Qui vanno rilevati e messi in risalto l'attacco con la lettera "L" e il finale, con la "V" di "Lève", i quali creano un rimando chiaro al brand name principale Louis Vuitton.
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