Origine del nome "Oreo"
Una volta una persona mi raccontò di aver visto, durante un viaggio in un paese dell'Asia, i biscotti "Oseo", chiara imitazione dei più celebri "Oreo". A un veneto questo naming fa sorridere, prima di tutto perché è un'imitazione e secondo perché vuol dire, in dialetto, "uccello". Questo aneddoto ci parla della popolarità di questo biscotto farcito e scuro, lanciato nel 1912, il quale non era poi così diffuso in Italia, almeno fino a qualche decennio fa. Il concorrente che per primo viene in mente, almeno nel nostro paese, è Ringo, biscotto analogo anche se con caratteristiche diverse, un brand Pavesi sostenuto negli anni da massicce campagne pubblicitarie. Oggi mi sembra che Oreo abbia una larga diffusione anche in Italia, ma ovviamente bisognerebbe avere dei dati alla mano. Veniamo al nome "Oreo" e alle sue origini. Questa volta non siamo in grado di raccontare una storia certa. Alcuni vedono un rimando a "Or", parola francese per "oro" (e si potrebbe pensare anche al latino "Os, oris" per bocca), altri al greco "Ωραίο" che rimanda al gusto, alla bellezza e alla bontà. Sempre sulla pagina inglese di Wikipedia leggiamo che altri pensano che il nome sia stato dato per la brevità e la facilità di pronuncia, altri ancora da "Oreodaphne". Proprio quest'ipotesi sembra accreditata nel libro Bravetart. Iconic American Desserts di Stella Parks, perché una corona d'alloro era presente nel design originale di Oreo e questo rimando vegetale vale anche per altri biscotti della Nabisco. Va notato che in certi casi fa anche gioco mantenere un alone di mistero sulle origini del nome di un prodotto divenuto iconico e imitato.
L'articolo più completo su Oreo e le origini del nome mi è parso questo. Curiose infine sono le attestazioni che vogliono "Oreo" come termine dispregiativo per riferirsi a una persona di colore con una mentalità da bianco (si legga qui e qui).
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