Lo conosciamo davvero quasi tutti. Paneangeli e Bertolini si contendono lo spazio nella nostra memoria dei lieviti, anche se i dolci non li facciamo ma li guardiamo fare o semplicemente li mangiamo. L'altro giorno, sfogliando una rivista di cucina, mi è sorto però il dubbio: Paneangeli o Pane degli Angeli? L'azienda adopera entrambe le diciture, entrambe registrate. "Pane degli Angeli" era il nome originario ed è ancora impiegato per il lievito, mentre "Paneangeli" rappresenta il nome d'azienda, sintetico e ridotto, nell'ottica della sintesi grafica. Non conoscevo bene la curiosa storia di questa azienda. Credo però che questa situazione leggermente ambigua che ho rilevato rimanga a livello di percezione comune. Non credo di essere l'unico ad avere il dubbio se "si dica" Paneangeli o Pane degli Angeli (in rete ho trovato tracce di altri "dubbiosi"). Se uno guarda la confezione è chiaro, la striscia rossa del logo con gli angeli che si scambiano il dolce dice chiaramente "Paneangeli" e questo è il brand. Ma cosa ne è di Pane degli Angeli? Dove galleggiano queste due denominazioni molto vicine?
Giocare con il nome e con il naming può portare a esiti linguistici interessanti ma anche a potenziali ambiguità o dubbi, in questo caso rimediati dalla incredibile awareness di Paneangeli, costruita in una quasi secolare tradizione e dalla mancanza di confusione (Pane degli angeli e Paneangeli sono diciture vicinissime).
A rafforzare l'identità del prodotto, a mio avviso, concorre quella che appare come un'interessante storia di posizionamento cromatico: quel verdino (celestino-cielo-angeli) è diventato ormai un territorio mentale del consumatore, come tutte le scelte cromatiche distintive ed efficaci.
Giocare con il nome e con il naming può portare a esiti linguistici interessanti ma anche a potenziali ambiguità o dubbi, in questo caso rimediati dalla incredibile awareness di Paneangeli, costruita in una quasi secolare tradizione e dalla mancanza di confusione (Pane degli angeli e Paneangeli sono diciture vicinissime).
A rafforzare l'identità del prodotto, a mio avviso, concorre quella che appare come un'interessante storia di posizionamento cromatico: quel verdino (celestino-cielo-angeli) è diventato ormai un territorio mentale del consumatore, come tutte le scelte cromatiche distintive ed efficaci.
Stasera al supermercato mi sono ricordata di verificare un dettaglio che avevo notato tempo fa: tutti i lieviti Paneangeli e Bertolini sono prodotti nello stesso stabilimento di Desenzano del Garda (sede di Bertolini) e sia le buste come quella illustrata che i loro contenitori di cartone hanno esattamente le stesse dimensioni. E anche gli ingredienti dei lieviti vanigliati sono proprio gli stessi. Sui siti di Bertolini e Paneangeli, però, non c'è alcuna informazione che confermi che potrebbe trattarsi di un'unica azienda.
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