sabato 19 gennaio 2013

Sul naming di Škoda Citigo

L'altra sera ho intravisto lo spot della Škoda Citigo e l'occhio mi è caduto sul nome, su quali lettere si è scelto per un nome pronunciato come l'unione di "city+go". Premetto intanto che credo sia evidente la volontà della casa automobilistica di giocare a viso aperto la propria partita nella categoria delle city car, sin dal naming stesso, che sfiora, almeno nella prima parte, il naming della category stessa. Mi ha incuriosito la scelta di optare per una "i" e non per la "y". Se l'auto si fosse chiamata Citygo, come qualcuno poteva supporre, forse sarebbe stata troppa (almeno a livello visivo) la vicinanza con un nome di un'auto concorrente, la Toyota Aygo, proprio per il finale con le stesse tre lettere. Già inserendo una "i" al posto della "y" le cose cambiano notevolmente e così non sussiste più il pericolo di confondere i nomi Aygo e Citigo. Dopo lo spot mi è rimasta qualche perplessità, non certo sull'auto che probabilmente confermerà il buon momento della casa costruttrice di Mladá Boleslav, ma proprio sul naming della stessa. Sicuramente quando si acquista un'auto del genere è importante l'affidabilità e il prezzo contenuto che si paga per un'auto dalle dimensioni altrettanto contenute. In sostanza si bada al sodo. E su questo non entro nel merito, anche perché nel rapporto qualità-prezzo la casa è forse tra le marche più ben posizionate. Tuttavia mi sono anche detto che se il nome Citigo è in grado di posizionare, forse rischia di non emozionare o evocare (se non quegli scenari urbani affrontati con agilità di manovra e impliciti nelle dimensioni e nella carrozzeria dell'auto stessa). Allo stesso tempo, visto che suppongo che il naming sia stato valutato attentissimamente dall'azienda, ho concluso che quasi sicuramente un nome del genere dovesse servire a posizionare rapidamente un'auto in un segmento strategico precedentemente non presidiato dalla casa. A questo punto, se il naming risponde efficacemente a un'esigenza precisa, resta da chiederci soltanto della pronuncia. Qualcuno in Italia potrebbe leggere il nome proprio come si scrive, addirittura trasformando un nome da pronunciare tronco (anche se senza accento sulla "o") in una parola piana (Citìgo). La pronuncia corretta è invece suggerita dal già citato spot. Staremo a sentire se la grafia scelta per la parola-nome Citigo ingenererà anche pronunce non conformi.

(Un'altra parentesi che si potrebbe aprire è quella riguardante la fortuna del finale in -go in questa categoria di auto piccole. Pensiamo ad esempio anche a Renault Twingo o a Fiat che aveva pensato di chiamare la nuova Panda "Gingo". Come noto poi la casa di Torino fece marcia indietro e recuperò lo storico brand Panda.)

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