Neurothon, l’Associazione no-profit diretta dal Prof. Angelo Luigi Vescovi, nata nel 2003 per finanziare, promuovere ed incentivare la ricerca sulle cellule staminali cerebrali ed avviare la sperimentazione clinica sull'uomo, cambia nome in Revert. Nome e identità sono state sviluppate da Landor Associates. Come si legge nella nota di Landor "La nuova identità è basata su un simbolo immediato e universale e su un nome semplice e comprensibile anche all’estero, che esprimono l’obiettivo fondamentale della ricerca: invertire l’esito drammaticamente negativo della malattia per riattivare, rigenerare, restaurare le funzioni neurologiche." “Revert è un nome forte perché è una vera “call to action”, un imperativo ad agire" spiega Paolo Insinga, Design Director sul progetto "Che tu sia un ricercatore o un sostenitore, Revert ti colpisce, ti muove. Non puoi ignorare il suo messaggio".
Interessante capire il percorso che ha portato Landor al nome Revert. All'inizio ci si è allontanati dal terreno semanticamente ostico delle patologie, poi "sono stati valutati temi vicini al mondo delle cellule staminali, dei processi rigenerativi e del miglioramento della qualità della vita, ma tutti sono stati scartati perché poco differenzianti". Landor ha infine optato per il beneficio fondamentale a cui punta la ricerca, ovvero la possibilità di mettere in discussione, ‘revertire’ quindi, le patologie finora ritenute irreversibili.
Il nome è un augurio, dicevano i latini.
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