lunedì 9 settembre 2013

Il "Sacro GRA" di Gianfranco Rosi: l'importanza dei titoli, altra faccia del naming

La notizia è freschissima: Gianfranco Rosi con il suo documentario Sacro GRA ha vinto il Leone d'Oro alla Mostra del cinema di Venezia. Mi pare un ottimo esempio di come il titolo di un film, caso di naming assai peculiare, possa rivelarsi particolarmente efficace. Non ho ancora visto questo documentario, ma c'è poco da dire: è incredibilmente affascinante il modo il cui una sigla come G.R.A. (Grande Raccordo Anulare, sigla familiare a chi gira in auto per Roma) è stata giocata in chiave inedita, con evidente riferimento al "sacro Graal". Inutile forse ricordare che la scelta di un titolo di un film, la sua traduzione (qualora il film sia straniero) o la scelta di lasciare un titolo non tradotto ha profondo valore e può divenire assai incisiva sulla ricezione del film e lasciare un segno indelebile nella storia della pellicola. Molto spesso il tema della titolazione dei film è lasciato alle interviste, agli spazi per le curiosità. Quasi fosse un aspetto da gossip e da backstage soltanto. Invece titolare un film è un'azione di peso, il vero naming del prodotto-film. Non sarebbe male parlarne con maggior frequenza, consapevolezza e attenzione.

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