lunedì 31 marzo 2014
Naming farmaceutico, un interessante articolo
Scrivo raramente di naming farmaceutico (qui accanto un esempio di nome palindromo, Xanax), anche se è da sempre uno dei settori più prolifici per il naming e per le agenzie specializzate: servono spesso nomi nuovi, serve gestire quelli in portafoglio, serve armonizzare l'architettura nominale. I farmaci sono brand e nomi che occupano uno spazio rilevante delle nostre vite. A me capita addirittura di associare delle persone a dei nomi di farmaci che ho sentito pronunciare da queste. Servono tante attenzioni nel naming farmaceutico e c'è sempre qualcosa da fare da un punto di vista gestionale. Qualche mese fa avevo memorizzato il link di un articolo dalla rivista "Slate". L'articolo, che naturalmente risente della provenienza americana, tratta tuttavia delle situazioni riscontrabili anche da noi. Quello del naming farmaceutico è un settore davvero singolare. Come risaputo, ve va della chiarezza/oscurità in un universo di business immenso. Quelle che coinvolgono i farmaci sono spesso operazioni peculiari (nell'articolo si parla anche dei test di handwriting per capire come il nome risulta quando prescritto in una ricetta; il mio dottore comunque ora stampa le ricette e non le scrive più). E qualcosa sembra stia cambiando. Come? Se vi capita date una letta all'articolo di David Schultz.
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Avrei voluto aggiungere il riferimento a un altro articolo di qualche anno fa, Behind the Numbers: Why Prescription Drug Names Span the Alphabet from X to Z ma purtroppo non è più disponibile online. Faceva riferimento specifico ai farmaci americani e diceva che sono molto sfruttate le lettere X e Z perché sono le meno frequenti nel lessico generico e quindi comunicano unicità. X e Z avrebbero inoltre aspetti fonosimbolici che conferiscono una certa durezza al nome e lo fanno percepire come più efficace. Per la X interverrebbero anche associazioni a elementi della cultura americana (ad es. X-factor, Generation X, The X-Files, X-Box, Xerox) che suggeriscono innovazione e spinta verso il futuro, inoltre la X è facilmente associabile all’uso “scientifico” nelle formule.
RispondiEliminaGrazie Licia.
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