sabato 19 dicembre 2015
Chi l'ha visto? Un naming restrittivo
In termini di marketing "Chi l'ha visto?", il nome-titolo della popolare trasmissione televisiva Rai, è un naming restrittivo, nel senso che non di sole persone scomparse si parla in questa trasmissione. Spesso infatti si parla di persone morte, a volte morte da molti anni. Forse l'intento originario era davvero quello di dare un servizio nel caso di scomparsa di una persona, e comunque a tutt'oggi la trasmissione mantiene questo aspetto "di servizio", soprattutto quando cerca di favorire il ritrovamento di una persona di cui si sono perse le tracce. Allo stesso tempo era chiaro a tutti che era difficile se non impossibile calamitare il pubblico dando solo notizie di persone scomparse, una descrizione dei vestiti al momento della scomparsa, l'ultimo avvistamento, segni particolari, una sintesi de farmaci che erano soliti assumere ecc. Di qui allora la piega "gialla" presa dalla trasmissione, evidente dai tagli della regia, dalle musiche, dal tono di voce degli inviati, dalle diverse porzioni di tempo dedicate alla parte di servizio e a quelle dedicate alla ricostruzione, all'indugio sui particolari, alla retrospettiva su persone morte magari da tempo. Quando poi la trasmissione parla di persone morte - persone un tempo scomparse e poi morte - diventa qualcos'altro e il suo nome pure diventa qualcos'altro, qualcosa di molto stretto.
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