Da quel che si è letto recentemente, dovrebbe andare in porto il progetto Museo delle Culture del Mondo - Città delle Culture nell'area ex-Ansaldo di Milano. Il nuovo spazio, firmato dall'architetto David Chipperfield, è stato protagonista dei soliti su e giù legati alla politica italiana. Ora però sembra pronto ad avviarsi al taglio del nastro. Si ripresenta, come in passato su queste pagine, l'occasione e l'opportunità di riflettere sul naming museale: quale nome è opportuno e giusto dare a un nuovo museo? A maggior ragione oggi, quando i musei sono prodotti considerati fondamentali nelle urbanistiche della contemporaneità e grimaldelli importanti per aprire la strada al rilancio di determinate aree, come si deve avvicinare la scelta strategia di un nuovo nome, il quale poi viaggia accanto a nomi del passato urbano di una data città, com'è questo caso, dove leggerete spesso "ex-Ansaldo"?
Nel precedente post dedicato al naming dei musei (d'arte), lamentavo una certa facilità all'acronimo, una tendenza dilagante, che poi sfociava in un grande mare di nomi di musei inizianti tutti per MA-. Non so se Città delle Culture/Museo delle Culture siano denominazioni definitive, la realtà è che di questo "bambino nel grembo" della più grande città italiana settentrionale si parla e si scrive proprio in questi termini. Riflettevo sull'opportunità, sul suono e pure sul senso di un nome come "Museo delle Culture". L'intento è abbastanza chiaro, è un nome descrittivo, per cui non lascia adito a dubbi: ci facciamo un'idea abbastanza precisa di quello che ospiterà. Però mi pare ci sia qualcosa che stride, temo la vicinanza delle parole "Museo" e "Culture"; forse il problema sta più nello statuto, in parte da rivedere, del "Museo", di qualsiasi tipo esso sia. Sembra possa crearsi un grande attrito tra ciò che atto a conservare e promuovere (museo) e ciò che, se esiste, è flusso costantemente in via di ridefinizione (culture), anche se la parola "cultura" meriterebbe un'enorme parentesi, visto che spesso è un paravento per non affrontare davvero i venti dell'oggi. Sicuramente gli operatori si saranno posti normali problematiche di branding relative a questo nuovo museo di Milano e, al di là del nome di David Chipperfield speso per la progettazione, staranno ragionando sulle più opportune strategie di verbal branding e naming per questa struttura. A loro vanno naturalmente i migliori auguri di buon lavoro.
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