venerdì 1 febbraio 2013

Sulla presenza della ragione sociale nel nome di dominio

Un blog sul naming potrebbe e dovrebbe risultare talvolta utile. Mi spiego meglio: c'è una pratica del naming "diffusa" ed è quella del cosiddetto "popolo delle partite iva" o di tutte quelle realtà imprenditoriali che necessitano di essere nominate. Pensate ad esempio al vostro idraulico, alla cartolibreria vicino a casa o al bar. In casi simili è assai improbabile che gli imprenditori di turno si rivolgano ad esperti, più facile scelgano tutto in casa o dopo una partita a carte tra amici. C'è però un aspetto che questi soggetti potrebbero contemplare, soprattutto nel caso decidessero di avere anche un dominio internet con il nome della loro attività. Potrei riassumere tutto con un consiglio a evitare di inserire la ragione sociale nel nome di dominio. Chiarisco tutto con un esempio. Se domani dovessi avviare la mia attività Elettroimpianti e allarmistica e decidessi di chiamarla Elettro Impianti Allarmistica e se decidessi di abbreviare il tutto in EIA non cercherei di registrare il nome di dominio www.eia-snc.com o www.eiasrl.com. Anche in ottica di indicizzazione è molto meglio un www.elettroimpiantiallarmistica.com o www.eia.biz o www.eia.info. La ragione sociale può star fuori dal nome di dominio, non è essenziale e in un certo senso non è qualificante. Senza dimenticare poi che la ragione sociale può anche variare mentre il nome può resistere anche alle variazioni di ragione sociale.

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