domenica 3 novembre 2013
Disney da Cars a Planes. Ma non si era sempre detto "guai al naming descrittivo"?
Sono brand fortissimi, eppure i loro nomi presi nella lingua d'origine sono comunissimi, al limite della banalità. Ovvio che nell'esportazione e nello sterminato merchandising che generano guadagnano quell'allure dell'anglicismo. L'eredità importante di Cars si sposta ora su un nuovo soggetto cinematografico di Disney, che del predecessore sembra prendere molto a livello di art. E sembra riprendere anche la strada battuta per il naming. Nome semplice, descrittivo, al plurale. Dalle auto agli aeroplani. Più facile di così. Questa prassi di uno dei più grandi brand della "old economy" sembra mettere qualche dubbio alla decisa esortazione degli esperti di naming, cioè quella di evitare nomi descrittivi e poco evocativi. Lo stesso web, con la sua mania delle parole-chiave e delle stringhe di ricerca, sta riportando a galla la "descrittività" dei nomi, fattore assai appetibile in una ricerca web. Restando a questo nuovo film Disney, ci sembra di stare davanti a un nuovo processo di alfabetizzazione motoristica. Prima conosci le auto che sono "cars", poi iniziamo a salire con gli aeroplani che sono "planes". Cars and Planes, non fa una piega...
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Per non parlare di Windows.
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