Colpo di coda delle feste, l'Epifania rappresenta anche il colpo di coda della stagione natalizia, che per determinate aziende/brand e determinati investitori pubblicitari (un tempo si parlava di big spender, ora leggo meno frequentemente questa espressione), costituisce un momento chiave dell'intera annata. L'industria dolciaria è tra i protagonisti della stagione, e anche brand come Kinder Ferrero, che negli anni hanno comunque saputo operare una diversificazione dell'offerta per essere sempre sulla cresta dell'onda ogni stagione dell'anno (inclusa la "faticosa" estate della cioccolata), raccolgono le forze per l'ultimo colpo di coda delle festività: l'Epifania, la befana e le calze.
Notavo che l'espressione "Happyfania", introdotta già da qualche anno da Kinder Ferrero, è ora accompagnata dalla R cerchiata e suppongo che si possa parlare ormai di brand a tutto tondo. Sicuramente si tratta di un brand concentratissimo a livello temporale, schiacciato tra il Natale e il 6 gennaio, e coerente con altre denominazioni dell'azienda (pensiamo al Kinder Happy Hippo). Si tratta di un nome semplice, che pare nato da un semplice raddoppio di "p" nella parola italiana "Epifania", che è stata poi inglesizzata mediante l'aggettivo "Happy-".
Molto efficace, anche perché pronuncia e aspetto grafico riescono ad evocare associazioni diverse (un vantaggio dell''H muta "italiana"!). Un'ulteriore conferma sono le migliaia di occorrenze di Happyfania che si trovano facendo una ricerca che escluda "kinder" e "ferrero", e che vanno da feste a eventi sportivi: probabilmente hanno influenzato la comparsa di ®?
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