lunedì 27 ottobre 2014
"La sagra" di McDonald's
Se c'è qualcosa che non conosce crisi nel nostro paese è il fenomeno delle sagre. Ormai siamo alla lotta/concorrenza senza quartiere, persino nelle denominazioni secredenti fantasiose di queste manifestazioni paesane. Una tregua sembra di solito giungere durante la stagione invernale, ed ecco che allora, con tempismo perfetto, arriva per i nostalgici delle tavolate scomode e delle posate in plastica il panino "La sagra" di McDonald. L'operazione è quasi tutta nel naming e nel prodotto, oltre che nel time-to-market. Il risultato è un panino che esula dalle classiche "forme" e ingredienti del colosso della M gialla e che vorrebbe far venire l'acquolina in bocca all'italico palato. Sono note le difficoltà di McDonald di incontrare certi gusti del palato italiano e allora, obbedienti alla formuletta del think global act local ecco arrivare, dopo il panino McItaly di cui abbiamo già parlato qui, il più casereccio panino "La sagra". Anziché fare come tanti ristoratori che si lamentano della concorrenza non sempre paritaria delle sagre, la multinazionale di Oak Brook ha pensato di non lamentarsi, ma semplicemente di impossessarsi e di trasformare in brand il concetto di "sagra" tanto amato dagli italiani. Al di là degli ingredienti e del panino-brand-risultante, riconoscerete che buona parte di questa operazione sta tutta nel naming.
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