venerdì 11 novembre 2011

Martini rocks!










Ogni tanto sarà bene tornare su post più vecchi per integrarli, supportarli, eventualmente anche correggerli. Ed è proprio quello che vorrei fare brevemente oggi, con riferimento all'intervista ad Angelo Ferrara di RobilantAssociati, la settima della serie. Potrebbe essere uno stimolo per dedicare dei post ad alcune creazioni e integrazioni dei vari intervistati che si sono susseguiti (altri ne verranno, mi auguro).

Il nome che RobilantAssociati ha sviluppato per Martini è un pun, o gioco di parole (lasciatemi una parentesi, che alla fine c'entra pure col naming: un editore nostrano si prenderà la briga di tradurre e proporre The Pun also Rises di John Pollack?). Il nome ha in sé diversi nuclei di interesse:

1. un aspetto "metodologico": trasforma la metodologia ghiaccio: da on ice - on the rock - it rocks;
2. si lega a Martini e diventa verbo e messaggio: Martini Rocks;
3. sposta il baricentro verso un pubblico più giovane diventando quasi una sorta di slang: "Martini Rocks" s'avvicina a significare appunto "un grande", uno che "spacca";
4. il logo Martini, "O" inclusa, e viene proposto in verticale, per accentuale la sua natura "ribelle" e informale (aggiungiamo che anche le scelte di lettering vanno in questa direzione);
5. al contrario dei nomi allegati a Martini (Royale), tale denominazione diventa un "pezzo unico" assieme al marchio.

Questa case study, così brevemente enunciata, è un'ottima esemplificazione del concetto di piattaforma comunicativa di un nuovo nome, per il quale rimando all'intervista ad Angelo Ferrara.

Nessun commento:

Posta un commento