Da quello che ho potuto notare in una fiera che frequento da anni, la più importante nel mondo degli sport invernali, una delle categorie di prodotti che mostra più vivacità è senza dubbio quella che cerca di dare risposte al problema delle valanghe. Penso a sistemi come Recco (Avalanche Rescue Technology), che velocizzano l'individuazione di chi è rimasto travolto, oppure speciali zaini che, dotati di appositi boccagli e membrane brevettate, consentono di sopravvivere per qualche tempo in caso di seppellimento (il tempo solitamente necessario per l'arrivo dei soccorsi). Questo sviluppo è abbastanza normale se si considera l'aumentata enfasi sulla sicurezza nonché il crescente successo incontrato da discipline come lo sci alpinismo o il free ski o anche, più semplicemente, l'escursionismo in periodi potenzialmente rischiosi come aprile e maggio.
Tra gli zaini interessante il naming dello zaino di Black Diamond Equipment. Il nome AvaLung, richiamando apertamente il suono di "avalanche", adesca immediatamente il proprio posizionamento di "polmone antivalanga": chi sta per essere travolto da una valanga può infatti indossare il boccaglio che gli consentirà, una volta sepellito dalla neve, di respirare normalmente per un periodo variabile a seconda delle condizioni di seppellimento ma solitamente sufficiente all'arrivo dei soccorsi. Da quello che ho capito, tutto funziona grazie a un meccanismo di membrane che filtrano aria fresca dalla neve attorno e consentono di espellere anidride carbonica (in sostanza un meccanismo che consente la separazione dei flussi inspiratori ed espiratori). Le vittime di valanga infatti solitamente muoiono più per asfissia che per ipotermia o per i traumi riportati dall'impatto della massa nevosa.
Il nome AvaLung, nella sua semplicità, richiama l'universo di riferimento (alpinismo e il collegato problema della valanga, "AVALanche" in inglese) unendosi alla parola LUNG (polmone, in inglese). Fondendo questi due termini in un composto aplologico (parola macedonia secondo il nostro Bruno Migliorini, blend, mot-valise in altre lingue) dà origine a un nome nuovo che dice chiaramente cosa "fa" il prodotto in questione, senza ricorrere ad un noioso e pericoloso naming descrittivo. I nomi che si limitano a descrivere infatti non sono desiderabili. I nomi che pur descrivendo sanno essere anche nuovi sono invece delle felici innovazioni (anche quando ricorrono ad una "misteriosa" aplologia!).
Credo che zaino caricato sulle spalle e boccaglio possano far pensare anche ad Aqua Lung, marchio di attrezzature per immersioni subacque che in inglese britannico ha subito un processo di volgarizzazione: il nome aqualung è infatti diventato la denominazione generica per l’autorespiratore usato sott’acqua.
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