martedì 25 settembre 2018

La matrice PLUS. Your naming plus


Oggi un post pratico legato alle situazioni in cui mi sono trovato coinvolto in sessioni di naming. Illustrerò la matrice PLUS.

La matrice PLUS è uno strumento proprietario che ho realizzato anni fa come facilitatore di scelta nelle situazioni in cui mi è stata chiesta una collaborazione in ambito naming (si veda anche la lista delle collaborazioni).

Serve a chi si occupa del naming in sede di presentazione finale della shortlist di nomi candidati (da 7 a 10 nomi, solitamente) al cliente. Lo strumento può e deve avere un forte potere persuasivo nei confronti del management dell’azienda. Si tratta di un espediente grafico che consente la rapida e intuitiva visualizzazione d’insieme della forza di un nome da tutti i punti di vista rilevanti ai fini del suo utilizzo. Il suo utilizzo è indicato nelle situazioni di maggiore indecisione sulla shortlist.


La matrice è composta da un quadrato il cui centro rappresenta lo zero e le cui semidiagonali, dal centro ai quatto vertici, rappresentano la totalità del punteggio realizzato da un nome candidato nei parametri P-L-U-S.


I vertici-parametri del quadrato sono meglio descritti di seguito:


Ppositioning: riflette l’adeguatezza del nome al posizionamento ricercato.

L linguistics: contempla tutti gli aspetti linguistico-semiotici, le associazioni e le evocazioni positive.
Uuse: è la spia dell’utilizzabilità di un nome da una preliminare analisi legale e di anteriorità.
Ssound: valutazione dell’impatto sonoro del nome, del suo potere evocativo e della sua memorabilità.


Nome candidato: X
Note per nome X: configurazione tipica che potrebbe presentare un nome molto descrittivo, non molto originale dal punto di vista linguistico (L) e fonico (S), ma efficace dal punto di vista (P) e assai difendibile legalmente (U). Tale denominazione forse non spiccherà, ma sarà comunque pienamente valutabile.

Nome candidato: Y
Note per nome Y: esempio di denominazione buona da tutti i punti di vista ma meno difendibile di altre dal punto di vista legale (U). Se la denominazione in questione dovesse essere (per ipotesi) tra le preferite della shortlist potrebbero essere auspicabili e necessarie ulteriori verifiche legali con il fine preciso di interpretare lo scenario legale che si potrebbe presentare.

Nome candidato: Z
Note per nome Z: esempio che potrebbe essere la situazione tipica di un nome di fantasia, di pura fonetica, magari apparentemente e inizialmente debole sul versante del posizionamento (P) ma fortemente incisivo sugli aspetti linguistici (L) e fonici (S) e sicuro dal punto di vista legale (U). Per questo si tratta di una denominazione comunque raccomandabile. Un nome del genere solitamente il posizionamento se lo crea nel tempo, con altri apparati di comunicazione, proprio perché libero, positivo, utilizzabile.

La linea bianca che congiunge i punteggi realizzati è il “diagramma di salute” di un nome candidato. Ne consegue che il nome perfetto da tutti i punti di vista (quasi impossibile da raggiungere nella realtà) presenta tale linea coincidente con il perimetro del quadrato stesso. L’utilità dello strumento è infine la valutazione della “quadratura” di un nome candidato: più la linea bianca tenderà a coincidere con il perimetro del quadrato, più saremo di fronte ad una denominazione sicura. Si tratta di un sistema che va usato con rigore perché diventa strategico nella delicata fase della ricerca della denominazione definitiva. Come detto il suo utilizzo è indicato solo nelle situazioni di maggiore indecisione sulla short-list.



© 2015 – Alberto Cellotto


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