mercoledì 8 giugno 2011

Batterio Killer. Il naming delle notizie

Sarebbe stato più facile inaugurare questo blog con delle riflessioni legate al brand naming. Comincio invece parlando di un argomento d'attualità.
Il batterio che sta impensierendo cittadini, agricoltori, istituzioni in genere pare sconosciuto. Tale idea era forse difficile da tollerare, ed ecco allora che è arrivato il primo naming per la notizia: "cetriolo killer". Povero cetriolo, che già non godeva di un'immagine con forte appeal nel mondo dell'ortofrutta. Poi si è capito che il cetriolo non c'entrava più di tanto. Ecco allora essere chiamati in causa i germogli di soia, ma anche per questi non vi è certezza. Nel frattempo, il naming della notizia era mutato: batterio killer.

C'è un profondo bisogno di dare un nome alle notizie, che in fin dei conti sono merce tra tante altre e la merce, si sa, se brandizzata si vende più facilmente. Questo bisogno poi sembra accentuato negli ultimi anni. Avrete notato come nei giornali e su web le titolazioni, almeno in Italia, abbiano spesso questa struttura: "Naming della notizia + virgola + altro testo a completamento del titolo".

Batterio killer significa "batterio assassino". Ma ce lo immaginiamo un titolo del genere, in italiano? No, spaventerebbe troppo. "Killer" è forse percepita come parola addomesticata? Ce lo immaginiamo questo batterio sconosciuto personificato come un assassino? Forse no, ma come un "killer" sì.

"Batterio killer" è comunque un naming più rispettoso dello stato attuale. Se non ci si fosse precipitati a parlare di "cetriolo killer", nei negozi di ortofrutta non troveremmo la parola "nostrani" sottolineata sette volte nei cartelli posti accanto alla cassa di cetrioli. Già parlare di "cetrioli killer" sarebbe stato meno impattante, perché avrebbe implicitamente condotto l'attenzione su una ipotetica partita di cetrioli infetti, non sul cetriolo al singolare e, pertanto, sull'universalità dei cetrioli.

1 commento:

  1. Ciao! Ti ho scoperto grazie al Blog del Mestiere di scrivere e ti ho aggiunto subito ai miei feed.
    Ti scrivo per farti notare un piccolo ma non trascurabile errore nel disclaimer: scrivi infatti "Alcuni contenuti come testi o immagini presenti in questo blog possono essere tratte da Internet e, pertanto, considerati di pubblico dominio." ma non è corretto.
    Tutto quello che si trova in rete va considerato protetto da copyright, inclusi i siti che non riportano indicazioni, a meno che non sia esplicitamente dichiarata una licenza libera.
    Salumi

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