
Potremmo allora acquistare ipoteticamente i domini badratalquist.com e suadeor.com da una piattaforma di e-commerce dopo essere stati redarguiti, ad esempio, che il primo è particolarmente indicato per un farmaco con determinate caratteristiche mentre il secondo potrebbe calzare a pennello per un nuovo gustosissimo biscotto.
I vantaggi e gli svantaggi credo siano sotto gli occhi di tutti. Può capitare di fare l'affarone e acquistare un buon nuovo nome-dominio con poco e comprimendo al massimo i tempi, che in un'operazione di naming normale possono essere lunghi. Allo stesso tempo il rischio è quello di accontentarsi un po' troppo e rinunciare alle potenzialità di un naming "sartoriale", efficace e ben calibrato. Questi nuovi sviluppi piacciono forse ai "funzionalisti" del naming, i quali, in sostanza, affermano che il nome non importa poi molto e che è tutta una questione di prodotto o di altre leve di marketing (una posizione "estremista" che come tutti gli estremismi distorce la visuale sul naming e la sua centralità).
La situazione descritta qui sopra muterà in seguito al forte scossone di cui abbiamo letto in questi giorni, vale a dire il recente via libera dato da Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) ai domini .nomeazienda/nomedelbrand (sia esso la città di Amsterdam, ad esempio, o anche il nome di una star internazionale). Si inizia quindi a intravede uno scenario completamente nuovo per i domain names e per il digital branding. Facile pensare che i primi ad usufruire di questi domini saranno i megabrand planetari. Ma si tratta di un cambiamento rivoluzionario del naming system che aprirà scenari tutti da immaginare. Sicuramente un cambiamento epocale, che riguarderà da vicino i brand delle aziende e i soggetti che si occupano di brand naming, i quali potranno ritagliarsi una nuova strategica funzione consulenziale su scala globale.
La situazione descritta qui sopra muterà in seguito al forte scossone di cui abbiamo letto in questi giorni, vale a dire il recente via libera dato da Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) ai domini .nomeazienda/nomedelbrand (sia esso la città di Amsterdam, ad esempio, o anche il nome di una star internazionale). Si inizia quindi a intravede uno scenario completamente nuovo per i domain names e per il digital branding. Facile pensare che i primi ad usufruire di questi domini saranno i megabrand planetari. Ma si tratta di un cambiamento rivoluzionario del naming system che aprirà scenari tutti da immaginare. Sicuramente un cambiamento epocale, che riguarderà da vicino i brand delle aziende e i soggetti che si occupano di brand naming, i quali potranno ritagliarsi una nuova strategica funzione consulenziale su scala globale.
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