giovedì 23 giugno 2011

L'azienda e il naming tra vecchi e nuovi domini internet .impresa

Le operazioni di brand naming più articolate contemplano da tempo anche la ricerca di un dominio internet libero. Lavoro assai arduo, al quale si può ovviare aggiungendo un prefisso o un suffisso al brand name trovato, ad esempio newnameforyou.com oppure newnameonline.com. Alcune agenzie di naming estere hanno aggirato il problema, rovesciando la visuale: partono dall'acquisizione di parole-dominio che possono essere spendibili in ottica naming e le vendono (direttamente via web, si tratta di un e-commerce in sostanza) suggerendo già un possibile utilizzo in un determinato ambito merceologico. Un altro esempio su questa scia lo si può trovare qui.

Potremmo allora acquistare ipoteticamente i domini badratalquist.com e suadeor.com da una piattaforma di e-commerce dopo essere stati redarguiti, ad esempio, che il primo è particolarmente indicato per un farmaco con determinate caratteristiche mentre il secondo potrebbe calzare a pennello per un nuovo gustosissimo biscotto.


I vantaggi e gli svantaggi credo siano sotto gli occhi di tutti. Può capitare di fare l'affarone e acquistare un buon nuovo nome-dominio con poco e comprimendo al massimo i tempi, che in un'operazione di naming normale possono essere lunghi. Allo stesso tempo il rischio è quello di accontentarsi un po' troppo e rinunciare alle potenzialità di un naming "sartoriale", efficace e ben calibrato. Questi nuovi sviluppi piacciono forse ai "funzionalisti" del naming, i quali, in sostanza, affermano che il nome non importa poi molto e che è tutta una questione di prodotto o di altre leve di marketing (una posizione "estremista" che come tutti gli estremismi distorce la visuale sul naming e la sua centralità).

La situazione descritta qui sopra muterà in seguito al forte scossone di cui abbiamo letto in questi giorni, vale a dire il recente via libera dato da Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) ai domini .nomeazienda/nomedelbrand (sia esso la città di Amsterdam, ad esempio, o anche il nome di una star internazionale). Si inizia quindi a intravede uno scenario completamente nuovo per i domain names e per il digital branding. Facile pensare che i primi ad usufruire di questi domini saranno i megabrand planetari. Ma si tratta di un cambiamento rivoluzionario del naming system che aprirà scenari tutti da immaginare. Sicuramente un cambiamento epocale, che riguarderà da vicino i brand delle aziende e i soggetti che si occupano di brand naming, i quali potranno ritagliarsi una nuova strategica funzione consulenziale su scala globale.

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