domenica 26 giugno 2011

Bauli Morbidi Amici, quando il jingle canta la struttura nominale

L'abbiamo sentito quasi tutti, è il jingle che accompagna lo spot delle merendine Bauli Mordidi Amici. Come tutti i buoni jingle cerca di stamparsi in testa per la sua semplicità.

Questo caso è interessante dal punto di vista del naming per una serie di motivi:
1) non è sempre vero che il nome è breve; nel settore alimentare, dai Quattro salti in padella Findus, abbiamo visto nomi composti sempre più frequentemente;
2) la struttura nominale di un prodotto può essere oggetto di comunicazione essa stessa e non semplicemente esplicitata nel packaging. Il jingle canta "Bauli Mordibi Amici" e non semplicemente "Morbidi Amici" (in chiusura la voce ribadisce Bauli Morbidi per esteso);
3) la pianificazione estiva dello spot consente a Bauli di presentarsi come brand per tutto l'anno, coerentemente con la strategia di brand stretching intrapresa da molti anni (si vedano i Croissant Bauli) che ha allontanato il brand dalla sola associazione diretta ai dolci natalizi e che l'ha proiettato quindi alla ricerca di nuove strutture nominali per i propri prodotti (senza seguire una strategia di umbrella branding tout court con il brand name Bauli che facesse da endorsement a un insieme di prodotti nominati genericamente);
4) "Morbidi Amici" sta per le figure rappresentate in queste merendine. Ancora figure, ancora design. Ci si può ricollegare a quanto scritto nel post dedicato a Vortici Perugina: è sempre più frequente nell'alimentare un'operazione di naming che rimanda al design di prodotto. Come già scritto in quell'occasione, sempre più spesso mangiamo design.

In questo caso il jingle rende più leggera l'esplicitazione della struttura nominale, consentendo di giocare su un brand name piuttosto lungo in chiave allegra ed efficace.

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