lunedì 13 giugno 2011

Musei d'arte con un brand name troppo simile

Gli Stati Uniti fanno scuola. Così, sulla scia del grande MOMA, anche i nostri musei d'Italia impazzano per l'acronimo: Mambo, Mart, Macro, Madre, Maxxi, Mar.

Sembra che questi musei con nomi poco caratterizzanti e con la grave pecca di iniziare tutti per Ma- vogliano affermare "visto che bravo sono stato a scovare l'ennesimo acronimo?" Ho dei seri dubbi sulla loro efficacia in ottica di lungo periodo. Poi, nell'epoca di Google Instant, non è un grande affare che molti musei inizino con la sillaba Ma-.

Mi chiedo se tra novant'anni, nell'anno 2101, il Maxxi opterà per un re-naming in Maxxii, cioè se cambierà nome ogni secolo o se rimarrà specializzato nell'arte del ventunesimo secolo. Gli investimenti infrastrutturali sono stati notevoli ed è lecito pensare a lungo termine.

Questa tendenza per il momento pare abbastanza circoscritta ai musei di arte contemporanea e confido che non dilaghi. La "scuola museale americana" è arrivata anche nel naming, ma sono convinto che un nome come Uffizi si difenderà meglio nei secoli a venire! Forse da questa scuola dovremmo apprendere altre tecniche (organizzative e di gestione) e non quelle del naming.

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